Il circuito del Montenero

VIII° CIRCUITO DEL MONTENERO
IIa COPPA CIANO (19/26 Agosto 1928)

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"Tazio
a Quercianella
Nuvolari
a Livorno"

a cura di Luigi Ciompi
Estate 2001
VIII CIRCUITO DEL MONTENERO (1928)
UN PODEROSO LOTTO DI CORRIDORI ALLA VIII COPPA MONTENERO.(Livorno, 19 agosto)
Gli iscritti:
1. BIONDETTI (Salmson);
2. FAGIOLI L. (Salmson);
3. FAGIOLI E. (Salmson);
4. LUSIARDI (Salmson);
5. X. (Salmson);
6. SPONGIA (Salmson);
7. X. (Salmson);
8. BISIGHIN (Lombard);
9. LOMBARD (Lomdard);
10. X. (Lombard);
11. MORESCO (Lombard);
12. GIOVANNARDI (Giovannardi);
13. X. (Amilcar);
14. CATTANEO (Amilcar);
15. CAMPARI (Alfa Romeo);
16. PRESENTI (Alfa Romeo);
17. X. (Alfa Romeo);
18. X. (Alfa Romeo);
19. BRILLI PERI (Alfa Romeo);
20. MASERATI (Maserati);
21. BORZACCHINI (Maserati);
22. MARANO (Maserati);
23. FISAULI (Maserati);
24. PICCOLO (Maserati);
25. X. (Maserati);
26. X. (Maserati);
27. MATERASSI (Talbot);
28. RAZZAUTI (Itala);
29. X. (O.M.)
30. NUVOLARI (Bugatti);
31. VARZI (Bugatti);
32. STEFANELLI (Bugatti);
33. TONINI (Bugatti);
34. DE STERLICH (Bugatti);
35. CORTESE (Bugatti);
36. BECCARIA ( Bugatti);
37. GIUSTI ( Bugatti)
38. MINAZZI (Bugatti);
39. X. (Bugatti)
40. GHERZI (Bugatti);
41. DE GIOVANNI (X.)
42. PERI (Chiribiri).
Le iscrizioni alla VIII Coppa Montenero si sono chiuse con un numero di partecipanti che assicura il più lusinghiero successo alla classica manifestazione labronica.
Nel lotto formidabile dei concorrenti alla prova, sono tutti gli autentici assi del volante: quelli che hanno al loro attivo le più ambite vittorie.
All’ultim’ora sono giunte due iscrizioni che sono particolarmente care ai livornesi, quelle di Razzauti , vincitore della III Montenero e di Cortese, il campione dell’A.C. Livorno, affermatosi come ottimo guidatore nelle principali competizioni nazionali.
Notevole il fatto che per la VIII Montenero, nessuna delle case che vanno per la maggiore si è tenuta in disparte. L’Alfa Romeo partecipa ben agguerrita e la presenza di Campari, già a Livorno per gli allenamenti, rende favorita la marea nazionale.
Inevitabilmente la gara dei piloti passerà in seconda linea di fronte alla battaglia, ben altrimenti interessante, che si daranno fra loro Case italiane e Case straniere. Per le prime si tratterà di riaffermare un primato, già consacrato solennemente nella recente vittoria di Campari alla Coppa Acerbo. Per le seconde, di prendersi una rivincita che, date le estreme difficoltà del percorso, non sarebbe priva di valore.
La presenza ufficiale di Alfieri Maserati con un equipe agguerrita contribuirà alla battaglia. La Maserati impegna le proprie batterie nel circuito del Romito. I suoi guidatori conoscono le 164 curve che impegnano la guida senza posa; Marano è il vincitore della categoria 1500 del 1927; Borzacchini è un anziano della manifestazione e perdette il primato lo scorso anno per una foratura.
Battaglia viva che avvincerà l’attenzione della folla. Già sono cominciati gli arrivi di carovane e le riduzioni ferroviarie del 50 per cento da tutta l’Italia hanno favorito l’esodo degli appassionati sulla ridente passeggiata livornese.

(Da “R.A.C.I.”, Settimanale dell’Automobil Club Italiano, 1928)

VIII CIRCUITO DEL MONTENERO (1928)
La COPPA MONTENERO vinta ancora una volta da Emilio Materassi.
Il consueto, magnifico successo arride alla Coppa Montenero, organizzata dall’Automobile Club di Livorno che può essere lieto dei risultati ottenuti dalla sua manifestazione che si è affermata fra le più belle ed importanti d’Italia e che si svolge su quel magnifico circuito del Montenero panoramicamente bellissimo ed altrettanto bello dal lato tecnico perché pochi circuiti si presentano difficili e ardui come quello del Montenero che è un susseguirsi continuo di curve e di controcurve in salita e in discesa, che veramente rivelano in pieno l’audacia e la maestria dei piloti.
Quest’anno l’Automobile Club di Livorno aveva saggiamente spostato l’ora di partenza dal mattino al pomeriggio e questo ha fatto sì che una folla ancora più numerosa di quella degli scorsi anni accorresse ad ammirare la corsa magnifica, per nulla tormentata dal caldo per la fresca brezza che spirava dal mare sulla riva del quale sono collocate le tribune. Materassi con la “Talbot” ha riportato una nuova vittoria e per la quarta volta ha trionfato sul circuito del Montenero che è veramente destinato a far vincere i migliori; la vittoria di Materassi è stata però veramente contrastata da Nuvolari che si è classificato a soli 19”dal vincitore, dopo una corsa bellissima che ha tenuta sospesa l’attenzione degli spettatori dall’inizio fino alla fine della corsa. Nuvolari ha però battuto il record del giro che apparteneva a Materassi con 16’ e 34” migliorandolo di quasi un primo e portandolo a 15’38”. Nella 1500 cmc Tonini dopo aspra lotta con Cortese, che è stato come lo scorso anno avversato dalla più nera guigne, si è classificato primo, alla media notevolissima di oltre 78 km, fornendo una corsa magnifica. Il giovane pilota che nello scorso anno trionfò in moltissime corse con la Maserati, per la seconda volta partecipa con la “Bugatti”, e come avevamo facilmente preveduto dalla Coppa Acerbo alla Montenero ha mostrato di essersi molto di più affiatato con il suo nuovo mezzo meccanico con il quale certamente riporterà altre affermazioni.
Nella 1100 cmc ritiratosi Giovannardi, Biondetti è rimasto solo in gara riuscendo naturalmente vincitore; sarebbe però ingiusto non riconoscere che ha fatto una splendida corsa e se non ha avuto competitori si è impegnato egualmente a fondo, terminando la gara alla media notevolissima di quasi 77 km.
Starter della bella manifestazione è stata la gentile figliuola di S. E. il Ministro Ciano, che era anche presente, signorina Maria Ciano, fra le altre autorità era anche l’on. Ferretti, Presidente del C. O. N. I.

LA CLASSIFICA GENERALE:
1.Materassi Emilio (Talbot), in 2h.38’57”2/5, alla media di km 84.928.
2.Nuvolari Tazio (Bugatti), in 2h.39’16”;
3.Campari (Alfa Romeo), in 2h.43’16”;
4.Tonini (Bugatti), in 2h.52’43”;
5.Piccolo (Maserati), in 2h.53’37”2/5;
6.Biondetti (Salmson), in 2h.55’23”;
7.Presenti (Alfa Romeo), in 3h.00’20”;
8.Cortese (Bugatti), in 3h.3’24”;
9.Maserati (Maserati), in 3h.4’25”;
10.Giusti (Bugatti), in 3h.14’28”.
Giro più veloce: il quinto di Nuvolari, in 15’38”, alla media di km 86.394.

LA CLASSIFICA PER CATEGORIE
Categoria 1100 cmc:
1.Biondetti (Salmson), in 2h.55’23”, alla media di km 76.969.
Giro più veloce: Biondetti, in 16’59”1/5, alla media di km 79.474.
Categoria 1500 cmc:
1.Tonini Carlo (Bugatti), in 2h.52’43” alla media di km 78.154.
2.Presenti (Alfa Romeo), in 3h.00’16”;
3.Cortese (Bugatti), in 3h.3’24”;
4.Maserati (Maserati), in 3h.4’25”;
5.Giusti (Bugatti), in 3h.14’28”.
Giro più veloce: il 7° di Cortese, in 16’28” e 1/5, alla media di km 81.950
Categoria 2000 cmc:
1.Materassi Emilio (Talbolt), in 2h.38’57” e 2/6 alla media di km 84.928
2.Nuvolari (Bugatti), in 2h.39’16”;
3.Campari (Alfa Romeo), in 2h.43’37”;
4.Piccolo (Maserati), in 2h.53’37” 2/5.
Giro più veloce: il 4° di Nuvolari in 15’38” alla media di km 86.394.

II COPPA CIANO (1928)
È appena sancito il successo della Coppa Montenero cha già l’attenzione degli appassionati e dei tecnici è rivolta alla “IIa Coppa Ciano” che l’Automobile Club Livorno farà disputare domenica sullo stesso circuito del Romito.
Questa “IIa Coppa Ciano” appare veramente notevole per il numero dei concorrenti che hanno inviato la loro iscrizione e che, certamente, combatteranno una vivacissima lotta per la conquista della vittoria.
Nella minima categoria Biondetti, dopo la brillante gara di domenica, si troverà contro i due compagni di marca, Luigi ed Erminio Fagioli, che nella “Montenero” non furono allo start. La Salmson scenderà con la sua equipe al completo, contro l’offensiva che i difensori della Fiat certamente sferreranno.
Nelle 1500, l’Alfa Romeo è presente con Brilli Peri ed è certo che il fiorentino non intenderà sostenere una parte secondaria nella manifestazione.
La cilindrata superiore ai 1500 reca un gruppo notevole di concorrenti: Franco Cortese, il grande sfortunato dell’ottava “Coppa Montenero”, cercherà questa volta di volgere in suo favore le sorti avverse e per la perfetta conoscenza che egli ha del percorso, le sue probabilità appaiono notevolissime.
Ma a rendere più completo il successo di iscrizioni alla “IIa Coppa Ciano” ha contribuito l’annunzio dell’intervento di Foresti, vincitore della Coppa Abruzzo e, in coppia con Minoia, delle 20 ore di Roma, che piloterà la stessa Bugatti 2300 centimetri cubi.

GLI ISCRITTI:

Categoria 1100:
Biondetti (Salmson); Arzilla (Fiat); Fagioli L. (Salmson); Fagioli E. (Salmson); Lusiardi (Salmson); De Martis (Fiat); Pini- Prato (Fiat); Lettieri (Fiat).
Categoria 1500:
Brilli- Peri (Alfa Romeo); Benini (Alfa Romeo); Martini (Alfa Romeo); Cioppettini (Alfa Romeo).
Categoria oltre 1500:
Bernardoni (O.M.); Cortese (Itala); Pastore (Maserati); Novi (Lambda); Firpo Vozzi Iuma (O.M.); Foresti (Bugatti).

( Da “R.A.C.I.”, Settimanale dell’Automobil Club Italiano 1928 )

VIII CIRCUITO DEL MONTENERO(1928)

Il 19 agosto, sull'ormai classico circuito del Romito, si è corsa la VIII° Coppa Montenero che ha veduto in gara i migliori guidatori nazionali per la conquista dì una vittoria che ogni anno ha avuto largo eco di commenti nel campo automobilistico.
Il via ai concorrenti venne dato da S. E. il Ministro Medaglia d’oro Costanzo Ciano che presenziò a tutta la gara insieme alle più note personalità politiche e sportive della regione, e l’on. Ferretti, presidente del C.O.N.I.
Un percorso che si snoda con oltre cento curve, con la scalata del Castellaccio e la discesa al mare verso il Romito, sembrerebbe non molto adatto al raggiungimento di alte velocità. Ma le cure degli organizzatori per rendere una vera pista il nastro stradale che non presentava un filo di polvere, le curve allargate ancora dall’anno scorso e per la maggior parte sopraelevate, hanno consentito al vincitore di raggiungere la media di 84.928.
La caratteristica principale di questo anno si riscontra nel tempo impiegato dai primi tre classificati, tutti apparentemente alla classe oltre 1500, e che dimostra la lotta serrata svoltasi ininterrotta per circa tre ore sui 225 chilometri del bel circuito.
La presenza di Campari che si cimentava col recentissimo tipo dell’Alfa Romeo, aveva fatto intravedere un duello appassionato col dominatore del Romito: Emilio Materassi. E infatti la lotta si è scatenata subito, facendo passare in secondo piano tutti gli altri concorrenti che pure ottenevano degli ottimi tempi sul giro.
Materassi è partito col fermo proposito di acquistarsi un vantaggio fino dall’inizio della corsa. In due giri compiuti nello stesso tempo di 15’ 57”2/5 dava la più convincente dimostrazione di voler, tirare la gara senza inutili temporeggi amenti. S’è detto che Campari non ha trovato rispondenza nel mezzo meccanico. Non sono di questa opinione. Campari aveva studiato il percorso e lo aveva ripetutamente collaudato con la Alfa 1700. Riteneva che la media di 16” al giro avrebbe portato non solo alla vittoria, ma ad una vittoria più certa, poiché il motore non avrebbe sofferto e non sarebbe andato perciò incontro ad eventuali guasti, anche minimi, i quali però, sul circuito di Montenero, vogliono dire battaglia perduta. Campari si è tenuto fra i 16’9”3/5 (giro più veloce) e i 16’50”2/5 (giro meno veloce).
La sfuriata di Materassi non lo deve avere impressionato e forse ha pensato, secondo un concetto di buon meccanico, che la Talbot non avrebbe resistito per 10 giri a quell’andatura.
D’altra parte Materassi aveva molta fiducia nella sua macchina, curata con pazienza da certosino nella settimana precedente la gara. Sapeva, Materassi, di poter tirare per tutti i dieci giri e quando il vantaggio lo ha reso relativamente tranquillo, ha abbandonato il tempo inferiore ai 16’ tenuto per 8 giri ed ha compiuto gli ultimi due in 16’7”2/5 e 16’5”4/5. Una maggiore diminuzione di velocità e la corsa era perduta. Poiché fra Materassi e Campari si era avanzato baldanzosamente Nuvolari alla guida della Bugatti. Dopo i primi due giri in 16’15”e 16’12”4/5, il mantovano ha girato sempre sotto i 16’ superando lo stesso Materassi nel giro più veloce e conquistando il nuovo record (15’38”) alla media di 86.354, record che sarà difficilmente battuto negli anni avvenire. Mano a mano che i giri si sommavano, Nuvolari diminuiva, sul quadrante dei minuti secondi, la sua distanza da Materassi e superando nettamente Campari. Al 5° giro la Talbot aveva sulla Bugatti 46”, alla fine della corsa, Nuvolari era secondo assoluto per 18” e 3/5.
I tempi e le medie dicono esaurientemente la vivacità di questa battaglia sportiva combattuta in una cornice di pubblico numeroso ed entusiasta. Nei ranghi minori la lotta si è pronunciata per il primato di classe nella 1500.
Nella classe 1100, senza dire che Biondetti ha compiuto una passeggiata, pure non ha dovuto impegnarsi di troppo di fronte ad avversari inferiori col mezzo meccanico e come guida. Il versiliese è giunto solo al traguardo di arrivo in 2h.55’23”2/5, alla media di 76.969. Giovannardi, Lusiardi e Moresco hanno abbandonato la gara all’8°, 5° e 9° giro.
Nella classe 1500 dobbiamo rilevare anche quest’anno la sfortuna del livornese Franco Cortese. Primo della classe fino all’8° giro per 4’33”2/5, quando ormai si riteneva sicuro della vittoria non facile per la presenza di Alfieri Maserati, di Tonini e di Presenti, una gomma lo ha fermato al box. Cambiato il pneumatico in meno di un minuto la Bugatti non è stata pronta a riaccendere il motore.
La scena che ne è seguita assumeva aspetti disperati. Foresti, dal box della Bugatti, con una calma che ha confermato le sue doti di vecchio corridore impone a Cortese la manovra e dopo alcuni minuti che sembrano un’eternità il motore riprende il suo ritmo vertiginoso. Cortese si slancia disperatamente alla conquista del tempo perduto, ma ormai è troppo tardi e la gara termina con la vittoria di Tonini seguito da Presenti che ha fatto una corsa regolarissima e veloce, attardata al 6° giro per i cambio delle candele.
Maserati è vittima di due fermate per noie alle candele al 4° e al 6° giro e noi ha più speranza di affermarsi in questa gara per la quale si era preparato tanto scrupolosamente.



LA CLASSIFICA UFFICIALE:
CLASSE 1100:
1. Biondetti (Salmson), in 2h.55’23”2/5, media 76.969 (6° assoluto).
Ritirati: al 5° giro Lusiardi (Salmson); all’8° giro Giovannardi (Giovannardi); al 9°giro Moresco (Lombard).
CLASSE 1500:
1. Tonini (Bugatti), in 2h.52’43”4/5, media 78.156 (4° assoluto).
2. Presenti (Alfa Romeo), in 3h.00’.16”, (7° assoluto);
3. Cortese (Bugatti), in 3h.03’24”, (8° assoluto);
4. Maserati A. (Maserati), in 3h.4’25”, (9° assoluto);
5. Giusti (Bugatti), in 3h.14’28”2/5, (10° assoluto).
Ritirati: al 10° giro Peri (Chiribiri); al 2° giro Pastore (Maserati); al 2° giro Beccaria (Bugatti); al 9° giro Marano (Maserati).

CLASSE OLTRE 1500:
1. Materassi (Talbot), in 2h.38’57”2/5, media 84.928 (1° assoluto);
2. Nuvolari (Bugatti), in 2h.39’16”, (2° assoluto);
3. Campari (Alfa Romeo), in 2h.43’37”2/5, (3° assoluto);
4.Piccolo(Maserati), in 2h.53’37”2, (5°assoluto).

Ritirati: al 1° giro Borzacchini (Maserati); al 5° giro Minazzi (Bugatti). Delegato del R.A.C.I. il Cav. Uff. Emanuele Tron, Direttore della corsa Serafini Cav. Uff. Gino, Cronometrista Del Grano Ing. Ghio.

(Da “A.C.I.”, 1928)
 
 
II Coppa Ciano(1928)
Non pochi erano gli scettici nella riuscita di una gara per vetture sport a pochi giorni di distanza da quella grandiosa competizione che è la Coppa Montenero.
E invece si può tranquillamente affermare che alla “II Coppa Ciano” ha arriso un completo successo sportivo ed anche mondano. La riunione del 26 Agosto rimarrà a lungo nella memoria degli sportivi livornesi che videro in gara guidatori di fama internazionale come Foresti, Morandi e Rosa. Quando l’elenco ufficiale dei partecipanti alla gara venne pubblicato, si comprese subito che anche la “II Coppa Ciano” sarebbe stata teatro di una lotta vivace, perchè Foresti, in possesso del mezzo più veloce, non avrebbe ceduto il passo né a Cortese né a Razzauti, i conoscitori di ogni curva dell’aspro circuito.
L’Automobile Club ebbe una simpatica iniziativa: ad ogni partecipante assegnò una gentile madrina che appuntò sulla tuta del figlioccio un S. Cristoforo d’argento, mentre S. E. Ciano, S. E. Sirinni passavano in rivista macchine e concorrenti avendo per tutti una parola di incoraggiamento. Ogni madrina, sotto il vigile controllo del paziente Del Grano, funzionò da starter al proprio corridore.
Partecipava alla corsa anche la Baronessa Firpo Vozzi che ebbe l’onore di avere come padrino S. E. Ciano.
I tempi registrati in questa competizione dicono che la battaglia si scatenò subito per merito di un corridore che non aveva i favori del pronostico, alla gara. Questo corridore fu Pastore con la Maserati che tenne la testa fino al 6° giro inseguito da Razzauti e Cortese che si disputavano accanitamente il secondo posto alternandosi per la differenza di pochi secondi.
Il duello accanito attraverso il cronometro venne risolto dalla dea bendata che attardò Pastore di quei pochi secondi da portarlo, dopo il 7° giro al terzo posto. Ma anche Cortese, al secondo posto dall’8° giro, doveva, vittima di una bucatura, di nuovo cedere il passo a Pastore che riprendeva velocissimo per terminare a 1’36” e 2/5 dal vincitore.
Il terzetto Razzauti, Pastore, Cortese, avvinse la folla che attraverso le segnalazioni e le informazioni telefoniche seguiva ogni attimo della gara. Razzauti, vincitore della Montenero 1923, scrive di nuovo il proprio nome nell’albo d’oro delle manifestazioni automobilistiche livornesi e il suo tempo di 2h.47’44”3/5 alla media di 80.481 dice esaurientemente quale sia il valore di questo modesto quanto appassionato guidatore che aveva cercato fin oggi un mezzo meccanico adatto al suo virtuosismo di pilota.
Se per il primo assoluto si è avuta una lotta a 3 senza quartiere, anche per la vittoria di classe si è combattuto con una vera passione sportiva.
Nella classe 1100 era immancabile la vittoria di Biondetti con la Salmson. Di fronte a quattro avversari montati su Fiat 509, Biondetti poteva veramente compiere una passeggiata, favorito come era anche dall’ordine di partenza che gli consentiva di vigilare a suo agio i colleghi. Invece il corridore ha tirato via, girando sempre in meno di 18’ e con la stessa macchina della domenica precedente, appesantita per la truccatura, ha battuto il suo tempo della Montenero di 31”3/5.
Le 4 Fiat hanno combattuto per il secondo posto. Scomparso Lettieri e attardato da subito De Martis, si è ingaggiato un duello fra Arzilla e Pini, poco seguito dal gran pubblico troppo impegnato nella gara dei maggiori, ma pur degno di rilievo dal lato sportivo. Fino al 6° giro appena 20” separavano Arzilla da Pini. Al 7° giro Arzilla beneficia della foratura di Pini e gli prende un minuto e mezzo di vantaggio che conserva fino all’8° giro. Il 9°giro è compiuto da in 20’42”, da Arzilla in 22’3”, l’ultimo giro da Pini in 20’24” 3/5 e da Arzilla in 23’6”. Pini ha vinto la corsa per 8’’. La prova della 509 è stata veramente brillante. Basta pensare che il percorso, ormai conosciutissimo, di 225 chilometri, è stato compiuto dal vincitore in 3h.33’49”. Il concorrente Pini aveva una macchina di serie, carrozzata spyder, che già aveva percorso 20.000 chilometri.
Nella classe 1500, Benini non ha avuto difficoltà a conquistare il 2° posto, specie dopo il ritiro di Goppettini che aveva iniziato la corsa girando in 18’ e 15”.
Nella classe oltre 1500, Pastore e Cortese si sono subito distanziati. Foresti, fra la sorpresa generale, dopo un giro in 18’ e il 2° in 17’39” 2/5, si attardava sui 20’4” 3/5 e al 4° giro restava fermo al box per cambio di candele, tanto da totalizzare poi 23’29”. Ormai la corsa era perduta per lui, ma per onore di firma egli riprendeva la corsa e compieva i giri in 17’. Compiuto l’8° giro doveva di nuovo fermarsi al box e si ritirava poi dalla gara. Peccato che Foresti non abbia potuto esplicare il proprio valore, la gara avrebbe assunto ancora maggiore interesse.
Regolarissima la gara della O. M. guidata giudiziosamente da Morandi e Rosa; brillantissima la corsa di Ghizzi, su Lambda che, per quanto poco adatta alla natura del percorso privo di rettilinei, ha fornito ottimi tempi, totalizzando 2h 39’40”.
Le due Chrysler, una delle quali pilotata dall’indiavolato Caruso, sono presto scomparse dalla gara, dimostrandosi assolutamente inadatte alle corse su circuito misto.

CLASSIFICA UFFICIALE:
CLASSE 1100:
1. Biondetti (Salmson ), in 2h.54’51” 4/5, media 77.161 (4° assoluto).
2. Pini (Fiat 509), in 3h.33’49”, (10° assoluto);
3. Arzilla (Fiat 509), in 3h.34’57”, (11° assoluto);
4. De Martis (Fiat 509), in 3h.46’06”; (13° assoluto);
Ritirati: al 5° giro Lettieri (Fiat 509).
CLASSE 1500:
1. Razzauti (Alfa Romeo), in 2h.47’44”3/5, media 80.481 (l° assoluto);
2. Benini (Alfa Romeo), in 3h.07’49”, (8° assoluto);
3. Brilli Peri (Chiribiri), in 3h.43’45”, (12° assoluto);
Ritirati: al 4° giro Cioppettini (Alfa Romeo).
CLASSE OLTRE 1500:
1. Pastore (Maserati), in 2h.49’21”2/5, media 79.713 (2° assoluto);
2. Cortese (Itala), in 2h.51’38”, (3° assoluto);
3. Rosa (O. M.), in 2h.58’08”2/5 (5° assoluto);
4 Ghizzi (Lambda), in 2h.59’40”, (6° assoluto);
5. Morandi (O. M.); in 3h.02’22”, (7° assoluto);
6. Bernardi (O. M.); in 3h.09’30”, (9° assoluto);
Ritirati: al 3° giro Leonardi su Chrysler; al 4°giro Novi (Lambda); al 6° giro Caruso (Chrysler); al 9° giro Foresti (Bugatti).

La Baronessa Firpo Vozzi aveva dichiarato in partenza di compiere soltanto 5 giri, per stabilire un tempo, sulla distanza di 112 chilometri, per macchine da turismo di serie guidato da signore. La Baronessa Firpo guidava una Torpedo O. M. Superba, completa di carrozzeria e impiegava a compiere il percorso 1h.49’24”. La performance della guidatrice, che ha girato sempre in meno di 22’, è degna di rilievo.
Il Cav. Uff. Emanuele Tron, presidente dell’A.C. Livorno, fu, anche per la Coppa Ciano, delegato del R.A.C.I.; il Cav. Uff. Gino Serafini disimpegnò con rara competenza le mansioni di Direttore della Corsa, mentre corrisposero a tutte le nostre esigenze i cronometristi Del Grano e Ing. Ghio. (Al.Be.)

(Da “A.C.I.”, 1928)
 
 
 
 
 
 
 
 
  VIII CIRCUITO DEL MONTENERO – II COPPA CIANO (1928)
LE COPPE MONTENERO E CIANO.
L’ottava edizione della oramai classica Coppa Montenero e la seconda della Coppa Ciano, costituenti l’interessante settimana automobilistica livornese si sono svolte il 19 ed il 26 agosto col più lieto successo.
E’ infatti molto attraente questa usanza che si va diffondendo di bandire sullo stesso circuito, in due domeniche successive, due gare, una per la categoria corsa ed una per la categoria sport. I fatti hanno dimostrato, che ambedue possono suscitare il maggior concorso di pubblico perché se alla prima si va per vedere i grandi campioni i cui nomi sono a tutti noti, quei campioni che hanno diritto di cittadinanza, in ogni paese, nella seconda si accorre per vedere in lizza specialmente i propri concittadini e trarre poi argomento dal loro comportamento per discussioni, compiacimenti ecc. ecc.
Inoltre se la prima esercita la più salutare influenza per attrarre allo sport automobilistico sempre nuovi elementi, questi hanno più facile modo di fare le loro prime armi nella seconda. Poi nelle venture edizioni si vedranno i migliori campioni della categoria sport passare nella categoria corsa per cimentarsi insieme con gli assi famosi con la speranza di diventarlo essi stessi.
Quest’anno la Coppa Montenero era dotata di premi eccezionalmente cospicui: una medaglia d’oro di S. M. il Re, una Coppa di S.A.R. il Principe del Piemonte, una Coppa “ challenge” della Commissione Sportiva del R.A.C.I., 50.000 al vincitore assoluto ecc.
Si è avuto perciò un formidabile lotto di iscritti, tra i quali i più noti ed agguerriti campioni che hanno reso ben difficile pronosticare chi potesse essere il vincitore.
Infatti se il magnifico e velocissimo Campari, già forte delle sue tante vittorie riportate in questa stagione con la sua fida ed invincibile Alfa Romeo poteva esser dato come sicuro vincitore, d’altra parte v’era Emilio Materassi perfetto conoscitore del difficile circuito dei Romito, sul quale aveva corso in tutte le precedenti edizioni vincendolo superbamente nel 1925, nel 1926 e nel 1927.
La lotta pertanto si prevedeva accanita oltre ogni dire e questo ha contribuito non poco ad aumentare l’interesse del pubblico.
Però un nuovo elemento è intervenuto a sfavore di Campari, sulla sua Alfa Romeo invece del noto motore di 1500 cmc. era montato un nuovo motore di 1700 cc. Pare che questo non sia ancora perfettamente a punto perché appena data la partenza e balzati in testa Materassi, Nuvolari e Campari si è visto subito che questo era il meno veloce e la lotta per il primato assoluto si è svolta tutta, emozionante fino all’ultimo istante tra la Talbot di Materassi e la Bugatti di Nuvolari e si è conclusa con la vittoria del primo con soli 19” di distacco sul secondo.
Ma Nuvolari ha dimostrato di esser più veloce avendo infatti compiuto il giro più veloce battendo il record che apparteneva a Materassi.
Diciannove concorrenti hanno preso il via che è stato dato dalla signorina Maria Ciano, presente S.E. Ciano Ministro delle Comunicazioni e l’on. Lando Ferretti Presidente dei C.O.N.I., l’on. Gallenga Vice Presidente del R.A.C.I. e molte altre autorità.
L’organizzazione da parte dell’A. C. di Livorno è stata ottima.
Cronometristi attenti e precisi i signori Del Grano e Ghio.

CLASSIFICA GENERALE:
1)Materassi Emilio su Talbot, in 2h.38’57”2/5 alla media oraria di Km. 84.928;
2)Nuvolari Tazio su Bugatti, in 2h.39’16”;
3)Campari Giuseppe su Alfa Romeo, in 2h.43’16”;
4)Tonini su Bugatti, in 2h.52’43”;
5)Piccolo su Maserati, in 2h.53’37”2/5;
6)Biondetti su Salmson, in 2h.55’23”;
7)Presenti su Alfa Romeo, in 3h.00’16”;
8)Cortese su Bugatti, in 3h.03’24”;
9)Maserati su Maserati, in 3h.04’25”;
10. Giusti su Bugatti, in 3h.14’28”.
Giro più veloce: il quarto di Nuvolari in 15’38” alla media di Km. 86.394 (che batte il record precedente che apparteneva a Materassi con 16’34” ).

CLASSIFICA PER CLASSI:
Categoria 1100 cmc. :
1)Biondetti su Salmson, in 2h.55’23” alla media di Km. 76.969.
Giro più veloce: Biondetti, in 16’59”l/5 alla media di Km. 79.474. Giovanardi è stato fermato all’ottavo giro perché fuori tempo massimo.
Categoria 1500 cmc:
1)Tonini su Bugatti, in 2h.52’43” alla media di Km. 78.154 all’ora;
2)Presenti su Alfa Romeo, in 3h.00’16”;
3)Cortese su Bugatti, in 3h.03’24”;
4)Maserati su Maserati, in 3h.04’25”;
5)Giusti su Bugatti, in 3h.14’28”.
Giro più veloce: il settimo di Cortese in 16’28”1/5 alla media di Km.81.950. Marano su Maserati si è fermato perché fuori tempo massimo.
Categoria 2000 cmc. :
1)Materassi Emilio su Talbot, in 2h.38’57”2/5 alla media di Km. 84.928;
2)Nuvolari Tazio su Bugatti, in 2h.39’16”;
3)Campari Giuseppe su Alfa Romeo, in 2h.43’37”;
4)Piccolo su Maserati, in 2h.53’37”2/5.
Giro più veloce: il quinto di Nuvolari in 15’38”, alla media di Km. 86.394.

La domenica seguente, 26 agosto, si è svolta, come abbiamo già accennato, la seconda edizione della Coppa che prende il nome da S. E. Ciano, Ministro delle Comunicazioni che ha voluto assistere personalmente a questa bella manifestazione sportiva della sua bellissima Livorno. Il successo è stato non inferiore a quello magnifico della gara precedente ed i risultati sono stati egualmente cospicui. Si dimostra così ancora una volta che la differenza tra vetture da corsa e vetture sport in pratica non esiste.
Nella Coppa Ciano, riservata alle vetture sport si sono avute in alcune categorie delle medie superiori a quelle ottenute la domenica precedente con le macchine da corsa. Per esempio, nella categoria 1100, lo stesso corridore Clemente Biondetti, ha raggiunto con macchina da corsa i Km. 76.969 per l’intero percorso ed i Km. 79.474 nel giro più veloce, e con macchina sport rispettivamente 77.161 e 81.189. Così gli spettatori che credevano di assistere ad una gara più pacifica e con minori emozioni hanno dovuto disingannarsi ed assistere ad una lotta forse ancora più accanita e vivace. E se mancavano assi quali Campari, Materassi e Nuvolari, vi erano altri elementi quali Pastore, Cortese, Rosa, Morandi ed il vincitore assoluto Razzauti i quali hanno dimostrato di essere dei virtuosi del volante a pochi inferiori. Razzauti, l'ardimentoso livornese che già aveva vinto la terza Coppa Montenero, ha dimostrato di essere un guidatore prudente ed abile ed ha saputo condurre alla vittoria assoluta la sua Alfa Romeo 1500, battendo la categoria superiore. La gloriosa Casa milanese ha conquistato così per merito del suo giovane e valoroso difensore un nuovo alloro che va ad aggiungersi ai tanti trionfali successi della volgente stagione. Notevolissima la vittoria di categoria dei Biondetti su Salmson a cui abbiamo già accennato. Pastore e Cortese, il primo con la Maserati ed il secondo con l’Itala hanno strenuamente lottato per cercare di togliere a Razzauti il primato. Pastore ha perfino fatto il miglior tempo della giornata compiendo il suo ultimo giro alla media di chilometri 83.043, ma non è riuscito che a conquistare il seconde posto nella classifica generale e Cortese il terzo.
Una bella gara, regolarissima compivano le O. M. di Rosa, Morandi e Bernardi.
La gara si è svolta con ordine perfetto senza il minimo incidente, cronometrata dai signori Del Grano e Ghio.

CLASSIFICA GENERALE
1)Razzauti Mario su Alfa Romeo che compie i 225 Km. del percorso in 2h.47’44”3 /5 alla media di Km. 80.481 (record della Coppa);
2)Pastore su Maserati, in 2h.49’21” 2/5;
3)Cortese Franco su Itala, in 2h.51’38”;
4)Biondetti su Salmson, in 2h.54’51”4/ 5;
5)Rosa su O.M., in 2h.58’08”2/5;
6)Ghizzi su Lancia Lambda, in 2h.59’40”;
7)Morandi su O.M., in 3h.02’22”;
8)Benini su Alfa Romeo, in 3h.07’49”;
9)Bernardi su O.M., in 3h.09’30”;
10)Pini Prato su Fiat 509, in 3h.33’49”;
11)Arzilla su Fiat, in 3h.34’57”;
12)Peri su Chiribiri, in 3h.43’45”;
13)De Marchis su Fiat, in 3h.46’16”.
Giro più veloce: il 10° di Pastore su Maserati in 16’15”2/ 5 alla media di Km. 83.043.
CLASSIFICA PER CLASSI
Classe fino a 1100 cmc. :
1)Biondetti su Salmson che compie i 225 Km. del percorso in 2h.54’5I ”4/5 alla media di Km. 77.161;
2)Pini Prato su Fiat, in 3h.33’49”;
3)Arzilla su Fiat, in 3h.34’57”;
4)De Marchis su Fiat, in 3h.46’16”.
Giro più veloce: il 7° di Biondetti su Salmson in 16’34” e 4/ 5 alla media di Km. 81.189.
Classe 1500 cmc. :
1)Razzauti su Alfa Romeo che compie i 225 Km. del percorso in 2h.47’44”3/ 5 alla media di Km. 80.471;
2)Benini su Alfa Romeo, in 3h.07’49”;
3)Peri su Chiribiri, in 3h.43’45”;
4)Ghizzi su Lancia Lambda, in 2h.59’40”;
5)Morandi;
6)Bernardi.
Giro più veloce: il 7° di Razzauti su Alfa Romeo in 16’22”2/5 alla media di Km. 82.116.
Classe oltre 1500 cmc. :
1)Pastore su Maserati che compie i 225 Km. del percorso in 2h.49’21”2/ 5 alla media di km 79.713;
2)Cortese su Itala, in 2h.51’38”;
3)Rosa su O. M., in 2h.58’08”2/5;
4)Morandi su O.M., in 3h.02’22”;
5)Bernardi su O.M., in 3h.09’30”.
Giro più veloce: il 10° di Pastore su Maserati in 16’15”e 2/5 alla media di Km. 83.043.
Classifica Categ. Signore (5 giri, Km. 112,500): 1. Baronessa Firpo su Mercedes in 1h.49’24” alla media di Km. 61.100.

(Da “L’Auto Italiana”, 31 agosto 1928)